SENATO DELLA REPUBBLICA
Il testo base del Governo adottato dalla Commissione Affari Costituzionali è stato illustrato dal relatore Giorgio Tonini (Pd). Tra i temi di stretto interesse dalla Commissione, la presenza o meno degli eletti all’estero nel Senato delle Autonomie
ROMA – Il relatore Giorgio Tonini (Pd) ha illustrato ieri in Commissione Esteri al Senato il contenuto del disegno di legge recante disposizioni per il superamento del bicameralismo, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della seconda parte della Costituzione. Il testo, che riunisce i diversi disegni di legge di riforma costituzionale ed è stato adottato come testo base il 6 maggio scorso dalla Commissione Affari Costituzionali, comincia ora il vaglio della Commissione Affari Esteri per i profili di sua più stretta competenza.
Tonini ricorda come l’obiettivo sia “una riforma complessiva dell’organizzazione costituzionale”, attraverso interventi riguardanti in particolare la composizione e le funzioni del Senato, il procedimento legislativo e il riparto di competenze tra Stato e Regioni, così da “assicurare un rafforzamento del quadro istituzionale italiano, condizione necessaria per sostenere lo sforzo del nostro Paese per superare la grave crisi economica”. Segnalata quindi la necessità di modificare l’attuale sistema bicamerale paritario, definito “un’eccezione nel panorama europeo”.
Per i profili di competenza specifica della Commissione il relatore sottolinea la “prevista soppressione della figura dei senatori eletti all’estero”, soppressione giustificata – a suo dire – dalla configurazione di un “Senato espressione esclusiva delle autonomie regionali”. “Qualora si optasse invece per un modello misto, con rappresentanti delle Regioni, dei Comuni e senatori nominati dal Presidente della Repubblica, sarebbe più opportuno che gli italiani residenti all’estero fossero rappresentati nel Senato piuttosto che nella Camera dei Deputati – afferma Tonini, – tanto più nell’ipotesi di un sistema fortemente maggioritario per l’elezione di quest’ultima”. Si tratta di uno snodo “delicato” che sarà al centro del prosieguo dell’esame in Commissione.
Auspicato infine un approfondimento del testo presentato dal Governo per la parte che riguarda in particolare le funzioni del Senato, in vista di “un essenziale rafforzamento del suo ruolo nella formazione e nell’attuazione delle politiche dell’Unione europea, ambito nel quale in molti Paesi europei è prevista una significativa partecipazione delle Camere alte – segnala Tonini, rinviando l’esame ad altra seduta.
In merito ai lavori della Commissione intervengono Luis Alberto Orellana (Misto) che segnala l’opportunità di promuovere un’audizione di Daniel Bethelehem e degli altri giuristi incaricati dal Governo italiano sul caso del fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ancora trattenuti in India, e lo stesso Tonini, che chiede di sollecitare il parere della Commissione Bilancio sul disegno di legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo di cui è relatore. (Inform)