ASSOCAMERESTERO
Il segretario generale, Gaetano Fausto Esposito, sui dati Istat sul commercio estero diffusi oggi
ROMA – Il forte apprezzamento dell’euro penalizza le performance dell’export italiano nei Paesi extra-UE, in calo a febbraio del 2,3% e nei primi due mesi dell’anno dell’1,1% nei dati destagionalizzati. Recuperano terreno, invece, le vendite nei Paesi dell’Unione, che segnano nel periodo gennaio-febbraio un incremento del 4,3% rispetto al 2013.
“Le imprese stanno dimostrando grande flessibilità perché riescono in parte a compensare sul mercato europeo la flessione in ambito extra-UE – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, segretario Generale di Assocamerestero, commentando in una nota i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. “Questa flessibilità – rileva – si riverbera nei conti con l’estero, tant’è che l’Italia si colloca tra i 5 Paesi del G20 che vantano il maggior surplus manifatturiero”.
Nel periodo gennaio-febbraio 2014, continua comunque l’incremento delle esportazioni complessive (dell’1,8%, sempre nei dati destagionalizzati), secondo solo a quello della Germania (+3,7%) e superiore a quello dei “cugini francesi” (+0,3%). La crescita del saldo della bilancia commerciale è addirittura superiore a quella della stessa Germania (+3,2 miliardi contro i +700 milioni di euro).
“Il fatto che cresciamo su mercati maturi come Germania (+3,7%) e Stati Uniti (+7,6%) lascia ben sperare per il futuro – prosegue Esposito – perché, se i segnali di ripresa saranno confermati, vuol dire che le produzioni italiane riescono ad essere competitive anche in quei Paesi in cui la nostra presenza è ormai consolidata. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzarci nelle Aree più dinamiche; in questo senso diventa urgente il preannunciato intervento espansivo della BCE, sia per rimettere in moto il credito – conclude il segretario di Assocamerestero – che per riportare ad un più equilibrato rapporto euro-dollaro”. (Inform)