INFORM - N. 140 - 17 luglio 2006


ITALIANI ALL’ESTERO

Un giro fra le associazioni della Repubblica Dominicana

Per capirne di più ascoltiamo le voci dei protagonisti

 

SANTO DOMINGO - Dopo la lunghissima campagna elettorale, le varie associazioni italiane della Repubblica Dominicana, insieme ai loro protagonisti, tirano le somme, e guardano verso il futuro.

Qualcuno fa delle analisi sugli ultimi risultati elettorali, altri preferiscono parlare degli obiettivi che li aspettano.

Abbiamo fatto un giro fra i vari personaggi legati al mondo della politica e dell' associazionismo, e abbiamo ascoltato le loro opinioni. Ne è venuto fuori un quadro abbastanza chiaro, ma in certe cose anche difficile da interpretare e capire fino in fondo.

Per gli Azzurri del Mondo della Repubblica Dominicana, abbiamo incontrato il Presidente, il dott. Ermanno Filosa, il quale ha dichiarato di essere entrato nella squadra Azzurra perché "ho ritenuto che Forza Italia, con la sua Associazione dedicata agli italiani del mondo, fosse uno strumento politico essenziale per modernizzare l'Italia e i suoi rapporti con i connazionali di tutto il globo; e poi perché le figure di Berlusconi e di Dario Rivolta , mi sembravano una garanzia per una realistica politica per gli italiani all'estero. " Se si chiede a Filosa quali sono secondo lui le principali necessità della comunità italiana residente in Repubblica Dominicana, non ha dubbi: "Qui esistono gli Italiani, adesso dobbiamo essere noi costruttori della Comunità Italiana: è un percorso di responsabilità che dobbiamo intraprendere per dare senso di appartenenza e spiccato spirito di solidarietà alla nascenda  Comunità Italiana."

Da qualche giorno girano voci "di corridoio" che descrivono un Filosa confuso, deluso dagli ultimi risultati elettorali. "Forza Italia è sempre il primo partito della Repubblica Dominicana" - ha dichiarato Filosa. "Né deluso né confuso - ha aggiunto il Presidente Azzurro - , sono in pausa di riflessione. Dopo le politiche e il referendum, è naturale che chi appartiene alla CDL debba svolgere una attività di meditazione, per comprendere dove vada  l'Italia e quali iniziative politiche debbano essere intraprese per ridare un ruolo di governo a Forza Italia."

Dopo quasi due anni il Comites, governato da sette uomini privilegiati dall' Ambasciatore Dr. Sfara, era inesistente e incapace, non solo di lavorare per risolvere il malservizio dell' Ufficio Consolare lamentato a gran voce dall'intera comunità italiana, ma anche di regolarizzare lo statuto per il riconoscimento legale in Repubblica Dominicana.

Filosa quindi aveva stretto con Giuseppe Visca, già senatore della Repubblica e attuale presidente del Comites di Santo Domingo, e con il Cav. Paolo Dussich, (che faceva parte della suddetta vecchia ''maggioranza'' di governo del Comites), diventato nel frattempo Delegato nazionale del Ctim e finalmente convintosi di passare a una nuova gestione,  un "accordo programmatico". L'intesa riguardava le iniziative necessarie da mettere in atto per la Comunità italiana ed anche una alternanza della presidenza, non per una spartizione del potere, ma per evitare si riformasse una nuova classe di privilegiati che fino ad allora avevano escluso il resto degli italiani.  L'accordo è saltato, e ne spiegheremo i motivi in un prossimo articolo. Prima di sapere che il patto non sarebbe stato rispettato, Ermanno Filosa aveva dichiarato: "sono pronto a rispettare l'accordo di programma, e a ricevere la consegna della presidenza del Comites dall'on. Visca, per poi passarlo al giovane Cav. Paolo Dussich. Gli accordi si rispettano, altrimenti dimostreremmo di essere uguali a coloro che abbiamo tanto combattuto e che ignoravano la Comunità,  pensando solo al loro prestigio e interesse personale, lasciando intatta una situazione di esclusione dei concittadini e di malservizio dell'Ufficio Consolare"

Qualche giorno fa è arrivato all' Ambasciata di Santo Domingo il nuovo Ambasciatore, Sua Eccellenza Dott. Enrico Guicciardi, uomo di grande esperienza e capacità politica.

Il Presidente degli Azzurri del Mondo della Repubblica Dominicana, cosa si aspetta dal nuovo ambasciatore? "Una serena disposizione all' ascolto - risponde Filosa - e uno spirito sereno e imparziale, che sia difensore degli italiani all'estero insieme al Comites e alle Associazioni più rappresentative, come la Lica, il Citim, gli Azzurri e le associazioni apolitiche Pro Loco e Vida"

 

L' Associazione Vida, come ci racconta colei che l'ha fondata, la Dr.ssa Anna Sabàto, "è un'associazione senza fini di lucro,  fondata nel 2005. Si propone di riunire tutte le donne italiane e italo-dominicane, senza comunque escludere gli uomini, disposte a costruire, senza distinzione di colore di pelle né di colori politici, una comunità italo-dominicana unita ed attiva nella ricerca del benessere sociale di tutti noi, mediante  attività, decise di volta in volta durante la gestione, di carattere sociale, ricreativo, benefico o di difesa dei propri diritti,  sia nei confronti delle autorità locali, sia consolari, come recita il nostro Statuto. " Anna Sabàto è stata anche membro del Comites locale per un breve periodo. Poi la vecchia maggioranza ha strumentalizzato la sua intenzione di dare le dimissioni – dimissioni date in fotocopia solo per manifestare il suo rifiuto all' inerzia sopradescritta -, e ha approfittato per eliminarla senza pensarci due volte. Sempre le solite invidie, i soliti inciuci. Per Sabàto, presidente dell' associazione Vida, la maggiore difficoltà per gli italiani residenti nella Repubblica Dominicana è il fatto di "incontrare un muro di gomma ed una mentalità vecchia di decenni, spesso sia da parte delle autorità consolari, che degli stessi cittadini.''

Ivo Bellaccini è, invece, il segretario degli Azzurri per quanto riguarda Boca Chica. Ha coordinato qualche settimana fa la riunione del "Comitato per il Sì" in occasione del referendum sulla Costituzione. I presenti erano molto meno di quelli che si aspettavano. "Le ragioni vanno ricercate nella indifferenza - spiega Ivo, toscano purosangue". Non so quanti italiani abbiano partecipato alle elezioni, ma sono convinto che molti hanno votato scheda bianca. Altri ancora - aggiunge il segretario - lo hanno fatto turandosi il naso. D' altronde - afferma Bellaccini - i politici fanno tutti grandi promesse, al momento del voto; poi, i fatti sono altri, come dimostrano anche le cose che sta facendo - o meglio, che non sta facendo - questo governo Prodi. Alla domanda "cosa chiedono gli italiani di Boca Chica alle istituzioni?", Bellaccini risponde: "Una Ambasciata che funziona, ed un aumento delle pensioni, perchè la stragrande maggioranza sono pensionati".

Ho cercato, attraverso un mio collaboratore, di contattare anche l' ex-senatore Giuseppe Visca, che, come è stato scritto, è anche l'attuale Presidente del Comites della Repubblica Dominicana; allo stesso modo, è stato scritto a Paolo Dussich, delegato nazionale del Ctim per l' isola di Santo Domingo.

Nessuno dei due ha risposto alle domande, pur avendo avuto più di tre settimane di tempo, e pur avendo promesso che lo avrebbero fatto. In ogni caso, Visca ha sicuramente troppo poco tempo disponibile: infatti, in 6 mesi di presidenza ha realizzato ciò che non avevano saputo fare  coloro che l’hanno preceduto, quindi davvero un lavoro notevole: iniziative culturali importanti, la richiesta di un'entrata al Consolato esclusiva per gli italiani, un bellissimo e articolato programma a beneficio della comunità italiana e la formazione di Commissioni che si occuperanno dei vari temi sociali imprescindibili per l'interesse comune. Ultimamente, però, sta dimostrando di aver voluto distruggere la ''classe privilegiata'' solo per formarne un'altra.  Non era questa l' intenzione di Filosa, della Sabàto, di Dussich e degli altri che hanno aiutato con determinazione a formare la nuova maggioranza. 

Avevamo chiesto a Visca e a Dussich se avessero o no intenzione di rispettare l'accordo di programma relativo alla rotazione della Presidenza del Comites preso con gli Azzurri del Mondo RD: accordo che hanno fatto saltare. Per il senatore e il delegato nazionale del Ctim, d'altronde, il momento non è dei più rosei. Dopo l'autogol di Visca e Dussich - l'accordo di programma saltato, appunto - ci chiediamo quanto i cittadini residenti possano ancora vedere nella stessa ottica il Presidente nel quale avevano riposto la propria fiducia.

Per quanto riguarda Paolo Dussich, invece, dispiace che, pur rappresentando un'associazione - il Ctim - vicina agli Azzurri, e che dovrebbe far parte della Casa della Libertà - non riesca a scendere dal suo "piedistallo" che si è costruito grazie anche ai meriti di altri dirigenti del Ctim.

Il segretario Dussich si atteggia a "primadonna" per le cariche di prestigio che ha ottenuto più come conseguenza dell'intesa programmatica che per meriti - insieme a Visca - mancando all'accordo dell'alternanza decisa proprio per evitare che si formasse una nuova classe privilegiata a scapito della comunità, dimostrando di voler essere il "sole" intorno al quale si muovono tutti gli altri freddi pianeti e questo non è un segnale positivo. Il potere e i benefici personali stanno, ancora una volta, prevalendo sull'interesse della comunità.

Nella Repubblica Dominicana c'è bisogno di coesione, di lavorare insieme, non di creare divisioni e di agire sottobanco solo per raggiungere scopi personali, solo per cercare di avvantaggiarsi approfittando della buona fede e dell' ingenuità dei nostri tanto amati quanto smarriti connazionali che risiedono nell' Isola meravigliosa dei Caraibi.

Anche io ero uno di quelli che credeva che l'on. Giuseppe Visca fosse adatto, per le sue qualità ed esperienza politica, a ricoprire il ruolo di Presidente del Comites; peccato che a queste grandi doti si contrapponga una marcata individualità personale, dove tutto è già da lui deciso, dove già ci sono componenti del Comites di categoria A e B, dove già si percepisce che pericolosamente si tende a formare un'altra ''corte del Re''.

Ma questo, come dice un mio collaboratore, è un altro articolo.... (Giovanni Garibaldi, direttore del giornale web " Il Corriere D' Italia dei Caraibi" e  membro del Comites della Rep. Dominicana)

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