ITALIANI
ALL’ESTERO
Un giro fra le associazioni della Repubblica
Dominicana
Per capirne di più ascoltiamo le voci dei
protagonisti
SANTO
DOMINGO - Dopo la lunghissima campagna elettorale, le varie associazioni italiane
della Repubblica Dominicana, insieme ai loro protagonisti, tirano le somme,
e guardano verso il futuro.
Qualcuno
fa delle analisi sugli ultimi risultati elettorali, altri preferiscono parlare
degli obiettivi che li aspettano.
Abbiamo
fatto un giro fra i vari personaggi legati al mondo della politica e dell' associazionismo,
e abbiamo ascoltato le loro opinioni. Ne è venuto fuori un quadro abbastanza
chiaro, ma in certe cose anche difficile da interpretare e capire fino in fondo.
Per
gli Azzurri del Mondo della Repubblica Dominicana, abbiamo incontrato il Presidente,
il dott. Ermanno Filosa, il quale ha dichiarato di essere entrato nella squadra
Azzurra perché "ho ritenuto che Forza Italia, con la sua Associazione dedicata
agli italiani del mondo, fosse uno strumento politico essenziale per modernizzare
l'Italia e i suoi rapporti con i connazionali di tutto il globo; e poi perché
le figure di Berlusconi e di Dario Rivolta , mi sembravano una garanzia per
una realistica politica per gli italiani all'estero. " Se si chiede a Filosa
quali sono secondo lui le principali necessità della comunità italiana residente
in Repubblica Dominicana, non ha dubbi: "Qui esistono gli Italiani, adesso
dobbiamo essere noi costruttori della Comunità Italiana: è un percorso di responsabilità
che dobbiamo intraprendere per dare senso di appartenenza e spiccato spirito
di solidarietà alla nascenda Comunità Italiana."
Da
qualche giorno girano voci "di corridoio" che descrivono un Filosa
confuso, deluso dagli ultimi risultati elettorali. "Forza Italia è sempre
il primo partito della Repubblica Dominicana" - ha dichiarato Filosa. "Né
deluso né confuso - ha aggiunto il Presidente Azzurro - , sono in pausa
di riflessione. Dopo le politiche e il referendum, è naturale che chi appartiene
alla CDL debba svolgere una attività di meditazione, per comprendere dove vada l'Italia
e quali iniziative politiche debbano essere intraprese per ridare un ruolo di
governo a Forza Italia."
Dopo
quasi due anni il Comites, governato da sette uomini privilegiati dall' Ambasciatore
Dr. Sfara, era inesistente e incapace, non solo di lavorare per risolvere
il malservizio dell' Ufficio Consolare lamentato a gran voce dall'intera comunità
italiana, ma anche di regolarizzare lo statuto per il riconoscimento legale
in Repubblica Dominicana.
Filosa
quindi aveva stretto con Giuseppe Visca, già senatore della Repubblica e attuale
presidente del Comites di Santo Domingo, e con il Cav. Paolo Dussich, (che faceva
parte della suddetta vecchia ''maggioranza'' di governo del Comites), diventato
nel frattempo Delegato nazionale del Ctim e finalmente convintosi di passare
a una nuova gestione, un "accordo programmatico". L'intesa riguardava
le iniziative necessarie da mettere in atto per
Qualche
giorno fa è arrivato all' Ambasciata di Santo Domingo il nuovo Ambasciatore,
Sua Eccellenza Dott. Enrico Guicciardi, uomo di grande esperienza e capacità
politica.
Il
Presidente degli Azzurri del Mondo della Repubblica Dominicana, cosa si aspetta
dal nuovo ambasciatore? "Una serena disposizione all' ascolto - risponde
Filosa - e uno spirito sereno e imparziale, che sia difensore degli italiani
all'estero insieme al Comites e alle Associazioni più rappresentative, come
L'
Associazione Vida, come ci racconta colei che l'ha fondata,
Ivo
Bellaccini è, invece, il segretario degli Azzurri per quanto riguarda Boca Chica.
Ha coordinato qualche settimana fa la riunione del "Comitato per il Sì"
in occasione del referendum sulla Costituzione. I presenti erano molto meno
di quelli che si aspettavano. "Le ragioni vanno ricercate nella indifferenza
- spiega Ivo, toscano purosangue". Non so quanti italiani abbiano partecipato
alle elezioni, ma sono convinto che molti hanno votato scheda bianca. Altri
ancora - aggiunge il segretario - lo hanno fatto turandosi il naso. D' altronde
- afferma Bellaccini - i politici fanno tutti grandi promesse, al momento del
voto; poi, i fatti sono altri, come dimostrano anche le cose che sta facendo
- o meglio, che non sta facendo - questo governo Prodi. Alla domanda "cosa
chiedono gli italiani di Boca Chica alle istituzioni?", Bellaccini risponde:
"Una Ambasciata che funziona, ed un aumento delle pensioni, perchè la stragrande
maggioranza sono pensionati".
Ho
cercato, attraverso un mio collaboratore, di contattare anche l' ex-senatore
Giuseppe Visca, che, come è stato scritto, è anche l'attuale Presidente del
Comites della Repubblica Dominicana; allo stesso modo, è stato scritto a Paolo
Dussich, delegato nazionale del Ctim per l' isola di Santo Domingo.
Nessuno
dei due ha risposto alle domande, pur avendo avuto più di tre settimane di tempo,
e pur avendo promesso che lo avrebbero fatto. In ogni caso, Visca ha sicuramente
troppo poco tempo disponibile: infatti, in 6 mesi di presidenza ha realizzato
ciò che non avevano saputo fare coloro
che l’hanno preceduto, quindi davvero un lavoro notevole: iniziative culturali
importanti, la richiesta di un'entrata al Consolato esclusiva per gli italiani,
un bellissimo e articolato programma a beneficio della comunità italiana e la
formazione di Commissioni che si occuperanno dei vari temi sociali imprescindibili
per l'interesse comune. Ultimamente, però, sta dimostrando di aver voluto
distruggere la ''classe privilegiata'' solo per formarne un'altra. Non
era questa l' intenzione di Filosa, della Sabàto, di Dussich e degli altri
che hanno aiutato con determinazione a formare la nuova maggioranza.
Avevamo
chiesto a Visca e a Dussich se avessero o no intenzione di rispettare l'accordo
di programma relativo alla rotazione della Presidenza del Comites preso con
gli Azzurri del Mondo RD: accordo che hanno fatto saltare. Per il senatore e
il delegato nazionale del Ctim, d'altronde, il momento non è dei più rosei.
Dopo l'autogol di Visca e Dussich - l'accordo di programma saltato, appunto
- ci chiediamo quanto i cittadini residenti possano ancora vedere nella stessa
ottica il Presidente nel quale avevano riposto la propria fiducia.
Per
quanto riguarda Paolo Dussich, invece, dispiace che, pur rappresentando un'associazione
- il Ctim - vicina agli Azzurri, e che dovrebbe far parte della Casa della Libertà
- non riesca a scendere dal suo "piedistallo" che si è costruito grazie
anche ai meriti di altri dirigenti del Ctim.
Il
segretario Dussich si atteggia a "primadonna" per le cariche di prestigio
che ha ottenuto più come conseguenza dell'intesa programmatica che per meriti
- insieme a Visca - mancando all'accordo dell'alternanza decisa proprio per
evitare che si formasse una nuova classe privilegiata a scapito della comunità,
dimostrando di voler essere il "sole" intorno al quale si muovono
tutti gli altri freddi pianeti e questo non è un segnale positivo. Il potere
e i benefici personali stanno, ancora una volta, prevalendo sull'interesse della
comunità.
Nella
Repubblica Dominicana c'è bisogno di coesione, di lavorare insieme, non di creare
divisioni e di agire sottobanco solo per raggiungere scopi personali, solo per
cercare di avvantaggiarsi approfittando della buona fede e dell' ingenuità dei
nostri tanto amati quanto smarriti connazionali che risiedono nell' Isola meravigliosa
dei Caraibi.
Anche
io ero uno di quelli che credeva che l'on. Giuseppe Visca fosse adatto, per
le sue qualità ed esperienza politica, a ricoprire il ruolo di Presidente del
Comites; peccato che a queste grandi doti si contrapponga una marcata individualità
personale, dove tutto è già da lui deciso, dove già ci sono componenti del Comites
di categoria A e B, dove già si percepisce che pericolosamente si tende a formare
un'altra ''corte del Re''.
Ma
questo, come dice un mio collaboratore, è un altro articolo.... (Giovanni Garibaldi,
direttore del giornale web " Il Corriere D' Italia dei Caraibi" e
membro del Comites della Rep. Dominicana)
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