INTERVENTI
No
global e ed esercitazioni in Italia contro eventuali attentati
Domenico Pisano (Azzurri nel Mondo): “Disobbedienti
o filo terroristi?”
LOS ANGELES - Ma vi sembra logico? Le istituzioni decidono
esercitazioni contro eventuali atti terroristici, ampiamente previsti da tutti
in Italia, per addestrare le forze dell’ordine a simile eventualità e preparare
in qualche modo la popolazione ad affrontare emergenze cui certo non e’ abituata,
ed i cosiddetti disobbedienti non trovano di meglio che disturbarla, manifestando
“contro” in nome, udite udite, della pace e della contrarietà alla guerra in
Iraq!
Mi domando cosa c’entra la politica, il pacifismo e la
guerra in Iraq nel contesto di una preparazione ad eventi terroristici ormai
successi in mezza Europa; una preparazione tesa a salvaguardare possibilmente
vite umane fra la popolazione civile ed ad addestrare chi di dovere ad emergenze
terribili ed inusuali per un popolo democratico.
Certamente tutto è criticabile nei modi, nei termini
e nei tempi di chi organizza simili esercitazioni, ma nulla è opponibile a chi
lavora per la sicurezza e la salvaguardia del Paese e dei suoi cittadini.
Ma no, i “disobbedienti” ( i cui limiti di disobbedienza
dovrebbero, a mio avviso, essere oggetto di verifica da parte delle nostre Procure
della Repubblica) si oppongono, disturbando e cercando di impedire le suddette
esercitazioni, innalzano improbabili cartelli contro la guerra in Iraq ed il
nome del pacifismo, argomenti tutti assai populistici,
riuscendo nell’occasione a dare l’impressione, a mio avviso, d’essere
portatori di opinioni che vanno ben al di là della cosiddetta “disobbedienza”,
suscitando terribili sospetti di fiancheggiamento dei movimenti terroristici.
Qui non c’entrano assolutamente le opinioni politiche,
ma unicamente il pensiero di uomini di buona volontà, di cittadini difensori
dell’ordine costituito, contrari al caos, alle rivoluzioni di qualsiasi colore,
ed a quel terrorismo che nulla ha a che fare con la pace nel mondo e con le
guerre che giuste non sono mai, ma qualche volta inevitabili. (Domenico Pisano*-Inform)