IMMIGRAZIONE
Il
Comitato parlamentare Schengen, Europol
e immigrazione ha presentato il documento conclusivo
Indagine conoscitiva sulla gestione comune
delle frontiere e sul contrasto all'immigrazione clandestina in Europa
ROMA - Presso
L'indagine è stata svolta per approfondire la conoscenza
del quadro nazionale e comunitario della normativa sull'immigrazione e l'asilo,
approfondendo la conoscenza del fenomeno dell'immigrazione nel quadro delle iniziative europee per la tutela delle frontiere
esterne, della normativa comune di riferimento in materia di ammissione
e soggiorno degli stranieri e di cooperazione di polizia per il contrasto
all’immigrazione clandestina e alla tratta degli esseri umani. Ha consentito
di esaminare il fenomeno fornendo indicazioni per una valutazione dei risultati
raggiunti a livello nazionale ed europeo, sia sotto il profilo della prevenzione
e del contrasto all'immigrazione clandestina che sotto quello dell'immigrazione
legale.
Il Comitato, nel corso dei lavori, ha proceduto ad una
serie di audizioni volte alla verifica dell’efficacia
della normativa italiana di settore in materia di immigrazione, integrazione
ed occupazione.
Per quanto attiene l’immigrazione clandestina via mare,
fenomeno emergente, è emersa la centralità della cooperazione
con il paesi terzi e dello sforzo congiunto tra tutte le forze di polizia e
militari impegnate nel pattugliamento del mare.
A questo proposito il Comitato ha svolto missioni a Malta,
ove sono stati approfonditi gli aspetti concernenti la
cooperazione bilaterale, e a Cipro, per assistere allo svolgimento delle attività
di controllo e contrasto all'immigrazione clandestina via mare attraverso l'operazione
denominata Nettuno. Si è poi proceduto all’approfondimento del quadro giuridico
di riferimento relativo allo status di rifugiato e
le connessioni esistenti tra immigrazione clandestina, tratta degli esseri umani
e organizzazioni transnazionali. Di particolare interesse poi i legami tra il fenomeno dell'immigrazione
clandestina e l'illecita importazione-esportazione di valuta tramite i cosiddetti
«circuiti bancari informali», che rendono necessario un esame delle relazioni
esistenti tra i flussi migratori e i flussi finanziari.
Il Comitato ha poi incontrato in New
York rappresentanti di organismi che operano nell'ambito delle Nazioni
Unite appurando come il fenomeno dell'immigrazione non possa prescindere, oltre
che dall'analisi degli aspetti economici, anche da quella degli aspetti demografici.
E’stata infine evidenziata l’importanza, sia a livello
nazionale che comunitario, delle politiche parallele
di integrazione sociale degli immigrati e il ruolo degli enti impegnati nel
settore in Italia (Ministero del Lavoro, Caritas italiana
e Organismo Nazionale di Coordinamento).
Il
Rapporto conclude apprezzando il lavoro svolto in ambito
nazionale in prospettiva europea, ma precisando che “il cammino verso una politica
comune in materia di immigrazione ed asilo, che è alla base della concreta realizzazione
di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, non è ancora giunto a termine”.
(Francesca Mascellini-Inform)
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Il testo del documento può essere letto integralmente in:
http://www.camera.it/_bicamerali/leg14/schengen/indaginiconoscitive/doc260105.htm