LIBIA
Soddisfazione della Farnesina per la decisione della
Corte Penale Internazionale
ROMA -
“La decisione pronunciata oggi dalla Corte dell’Aja conferma – prosegue la nota - le gravi responsabilità
di Gheddafi, di suo figlio Saim e del suo genero Al
Senoussi per gli omicidi e le persecuzioni commessi dalle
forze armate libiche contro gli oppositori al regime a partire dal 15 febbraio,
in particolare a Tripoli, Bengasi e Misurata: azioni che ricadono nella categoria
dei crimini contro l’umanità. Avevamo del resto avuto prova, attraverso numerose
immagini e testimonianze, delle crudeltà perpetrate da Gheddafi contro il proprio
popolo. La pronuncia della Corte sulle comprovate responsabilità di Gheddafi
legittima ulteriormente l’assoluta necessità e l’alto valore della missione
umanitaria della Nato in Libia, su mandato Onu, nel quadro della “responsabilità
di proteggere’’ che spetta alla comunità internazionale nelle emergenze umanitarie
provocate da atti di repressione di dittatori verso il proprio popolo. La decisione
conferma altresì che Gheddafi ha perso qualsiasi legittimità, morale ancor prima
che politica, nei confronti del popolo libico, oltre che della comunità internazionale
e che pertanto non può avere alcun titolo per svolgere un ruolo nella futura
Libia.
Nell’assicurare il suo forte e convinto contributo all’attività
della Corte Penale Internazionale, l’Italia – sottolinea