La Regione Veneto chiede l’intervento del
Governo italiano per sbloccare le adozioni in Russia
VENEZIA - L’assessore
alle Politiche Sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi ha inviato
una nota al ministro per la Famiglia Rosy Bindi quale presidente della Commissione
per le Adozioni Internazionali , e ai ministri degli Esteri D’Alema e della
Solidarietà sociale Ferrero, volta a sostenere le richieste di tutti gli enti
autorizzati italiani all’adozione presenti in Federazione Russa. Nella nota
l’assessore veneto dichiara la sua preoccupazione per la situazione di blocco
degli accreditamenti degli enti italiani in Federazione Russa, fino ad oggi
il primo paese di provenienza dei minori adottati. Il pericolo di esclusione
degli enti italiani dall’operatività in questo paese – rileva l’assessore -
si fa ogni giorno più concreto frustrando le aspirazioni ad una famiglia di
numerosi bambini russi e le attese di tantissime coppie aspiranti adottive.
A differenza di altri paesi (quali Stati Uniti, Spagna, Francia ed Israele)
l’Italia – osserva - non ha ancora avuto
nessun ente autorizzato all’adozione. Contro questa situazione di disparità
Valdegamberi chiede un deciso intervento del ministro Bindi e dell’intero Governo
italiano condividendo le preoccupazioni degli enti autorizzati per il futuro
delle adozioni in Federazione Russa.
“E’ urgente – afferma l’assessore - che il Governo
italiano ed il Ministro Bindi in particolare come presidente della Commissione
per le Adozioni Internazionali mettano in atto delle azioni concertate, concrete ed importanti
nei confronti delle autorità russe per permettere che gli enti italiani non
vengano ingiustamente discriminati facendo pagare ai bambini e alle coppie di
genitori aspiranti adottivi le conseguenze dell’assenza del supporto del Governo
italiano in Federazione Russa. Se non ci sarà al più presto una ripresa dell’iniziativa
e dell’intervento governativo le adozioni da parte delle coppie italiane nella
Federazione Russa potrebbero essere giunte al capolinea”. (Inform)