INFORM - N. 208- 8 novembre 2007


  ADOZIONI INTERNAZIONALI

La Regione Veneto chiede l’intervento del Governo italiano per sbloccare le adozioni in Russia

 

VENEZIA - L’assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi ha inviato una nota al ministro per la Famiglia Rosy Bindi quale presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali , e ai ministri degli Esteri D’Alema e della Solidarietà sociale Ferrero, volta a sostenere le richieste di tutti gli enti autorizzati italiani all’adozione presenti in Federazione Russa. Nella nota l’assessore veneto dichiara la sua preoccupazione per la situazione di blocco degli accreditamenti degli enti italiani in Federazione Russa, fino ad oggi il primo paese di provenienza dei minori adottati. Il pericolo di esclusione degli enti italiani dall’operatività in questo paese – rileva l’assessore - si fa ogni giorno più concreto frustrando le aspirazioni ad una famiglia di numerosi bambini russi e le attese di tantissime coppie aspiranti adottive. A differenza di altri paesi (quali Stati Uniti, Spagna, Francia ed Israele) l’Italia – osserva -  non ha ancora avuto nessun ente autorizzato all’adozione. Contro questa situazione di disparità Valdegamberi chiede un deciso intervento del ministro Bindi e dell’intero Governo italiano condividendo le preoccupazioni degli enti autorizzati per il futuro delle adozioni in Federazione Russa.

 “E’ urgente – afferma l’assessore - che il Governo italiano ed il Ministro Bindi in particolare come presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali mettano in atto  delle azioni concertate, concrete ed importanti nei confronti delle autorità russe per permettere che gli enti italiani non vengano ingiustamente discriminati facendo pagare ai bambini e alle coppie di genitori aspiranti adottivi le conseguenze dell’assenza del supporto del Governo italiano in Federazione Russa. Se non ci sarà al più presto una ripresa dell’iniziativa e dell’intervento governativo le adozioni da parte delle coppie italiane nella Federazione Russa potrebbero essere giunte al capolinea”. (Inform)

 

 


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