ITALIANI ALL’ESTERO
Il 13 dicembre, con il patrocinio dell’assessorato all’Emigrazione e Tradizioni locali, del CRAM e dal Comune di Pescara
Anziani che si trasferiscono in un altro Paese per trascorrere una terza età dignitosa
PESCARA – L’Anap (Associazione nazionale anziani pensionati), Confartigianato e la Fondazione Dean Martin, all’interno della seconda rassegna “Musica e Società” hanno organizzato per domenica 13 dicembre, alle ore 18, presso il teatro Massimo di Pescara il Concerto di Natale sul tema delle nuove migrazioni degli anziani. L’evento, che coincide con la “Giornata della solidarietà umana”, è patrocinato dell’assessorato all’Emigrazione e Tradizioni locali, dal C.R.A.M. e dal Comune di Pescara. L’incasso della serata verrà devoluto alla stessa Anap.
L’iniziativa, presentata ieri alla presenza dell’assessore all’Emigrazione e presidente del C.R.A.M., Donato Di Matteo, ha come obiettivo la divulgazione della cultura musicale e la sensibilizzazione su importanti tematiche riguardanti gli anziani. Anap Confartigianato e Fondazione Dean Martin vogliono evidenziare il fenomeno delle migrazioni da parte degli anziani, i quali spesso sono costretti a trasferirsi in un altro Paese per trascorrere una terza età dignitosa. Gli anziani italiani espatriano in numero sempre maggiore. Ogni anno aumenta infatti il numero di coloro che emigrano e si fanno pagare all’estero la pensioni. Dopo la “fuga dei cervelli” è iniziata quella dei pensionati. Il fenomeno è chiaramente documentato nel rapporto “World wide” dell’Inps, presentato dal presidente Tito Boeri: solo nel 2014 i pensionati espatriati sono stati 5.345, il 65% in più dell’anno precedente. Dal 2010 il numero è più che raddoppiato (+109%) arrivando a 16.420.
“Il mio assessorato – spiega Donato Di Matteo – in collaborazione con il C.R.A.M. istituirà un osservatorio sul fenomeno degli anziani in fuga per valutare i dati dei nostri abruzzesi. Sappiamo che la tendenza regionale rispecchia quella nazionale e personalmente conosco molti pensionati che hanno deciso di vivere una vita migliore in Portogallo o in altri Paesi con una maggiore leggerezza soprattutto dal sistema fiscale. Il fenomeno dell’emigrazione ha coinvolto da sempre l’Abruzzo e due milioni di nostri corregionali partirono tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento per cercare fortuna altrove, stessa cosa anche dopo l’ultima guerra: negli anni Cinquanta molti abruzzesi hanno scelto l’America Latina. C’è stato anche il fenomeno dello spopolamento delle aree interne e, attraverso un’azione mirata, stiamo cercando di valorizzare questi territori per ridare linfa ed economia a tutta la regione I temi proposti dalla Fondazione Dean Martin sono sempre motivo di interesse, nella valorizzazione dei nostri emigranti, con una ricerca storica puntuale ha ridato loro dignità. I nostri abruzzesi all’estero hanno ancora legami forti con la loro terra e vivono la tradizione e la storia abruzzese in maniera incontaminata, loro sono i primi portatori della nostra cultura nel mondo”. (Inform)